Su Umberto Galimberti e sul suo intervento a proposito della scuola italiana pubblicato domenica su Repubblica se ne potrebbero dire tante. Si potrebbe, ad esempio, notare l’uso un po’ stucchevole e sintatticamente discutibile (ma forse qualche suo ammiratore lo considererebbe “oracolare”) di frasi che cominicano con “ma” ed “e”. Si potrebbe anche ragionare su come spesso i filosofi si compiacciano di trasformarsi in tuttologi…
Forza Italia, il partito-azienda, può essere considerato a tutti gli effetti come una società quotata sul mercato della politica. Una società in crisi, nonostante i ripetuti tentativi di ricapitalizzazione generosamente sottoscritti dal suo presidente, amministratore delegato…
Sta accadendo qualcosa di grosso nel pensiero occidentale: una rivoluzione epocale nella concezione del tempo. Sto parlando, naturalmente, di quel che avviene nella giustizia sportiva. Quella che sta mettendo a processo Moggi & soci. Quella che ha escluso Ivan Basso dal Tour de France. Il metodo della giustizia sportiva, infatti, dischiude una precomprensione della temporalità sulla quale nessuno, a quanto ne so, ha finora riflettuto abbastanza…
A fine anno, è d’uopo interrogarsi su come sarà il prossimo. Parliamo un po’ fuori dai denti, allora, di quelli che metaforicamente si chiamano “poteri reali”. In Italia, almeno a immodesto giudizio di chi qui scrive, è inutile che pensiate alla politica, e da molti anni. Il potere più forte è senza ogni dubbio quello bancario. Ancora la settimana scorsa, Alessandro Penati su Repubblica ha aggiornato puntualmente i dati dello strapotere bancario…
Il disegno di legge Bindi-Pollastrini sui Dico, elaborato e redatto da Stefano Ceccanti (capo dell’ufficio legislativo del ministero delle Pari opportunità, nonché ex presidente della Fuci) e da Renato Balduzzi (presidente del Meic, il movimento che continua e rinnova la storia spirituale, culturale ed ecclesiale del Movimento laureati dell’Azione cattolica) non sembra avere portato ad altro se non alla fine…
Se il Medio Oriente è in subbuglio, e lo è davvero, questo accade perché sta ridefinendo la propria identità. Del resto, non poteva essere altrimenti, sotto la spinta di una guerra come quella irachena, l’ascesa degli sciiti e la conseguente forza anche elettorale acquisita dall’Islam politico radicale. E nel Medio Oriente definire le identità significa insieme definire i confini. Non solo quelli tra gli stati e tra le etnie…
Che le cose in Iraq, a tre anni dall’inizio della guerra, non stiano andando secondo le previsioni sta diventando senso comune anche negli Usa. Tanto da cominciare ad avere forti riflessi politici interni. Dapprincipio sono stati gli analisti a registrare la necessità di una svolta: per Kenneth Pollack “la ricostruzione in Iraq non è condannata a fallire, ma l’Amministrazione Bush non ha ancora una strategia che ha probabilità di riuscire”. Nel rapporto, intitolato “Una nuova strategia per l’America in Iraq”, si scrive poi che ci sono “due problemi separati ma interrelati: una insurrezione e uno stato ‘fallito’; gli Stati Uniti hanno devoluto considerevoli energie e risorse a combattere l’insurrezione, ma usando una strategia sbagliata. Comunque ancora più dannoso è stato il fallimento nel ricostruire lo stato iracheno ‘fallito’...
Pubblichiamo qui l’intervento di Piero Fassino al Comitato centrale del Partito comunista italiano (Roma, 20-24 novembre 1989), nell’ambito del dibattito suscitato dalla proposta del segretario Achille Occhetto di dar vita a un nuovo partito della sinistra.
Grande attesa. Così scrive Fabio Tamburini sul Sole 24 Ore di sabato. Peccato che non ci spieghi da parte di chi. “Il lavoro dei magistrati sta di nuovo segnando i destini di molte partite in corso nel mondo dell’alta finanza. C’è grande attesa, ad esempio, per le intercettazioni raccolte nei mesi decisivi delle indagini sull’ex amministratore delegato della Banca popolare italiana Gianpiero Fiorani. Nei prossimi giorni i testi integrali verranno consegnati agli avvocati e, di conseguenza, diventeranno pubblici”. Proprio così: e di conseguenza diventeranno pubblici...
L’editoriale di Giorgio Ferrari su Avvenire del 4 Gennaio merita una risposta. Il giornale della Chiesa italiana sostiene che la telefonata fra Piero Fassino e Giovanni Consorte “rivela senza mediazioni come il segretario del maggior partito di opposizione abbia necessità, per sentirsi protetto, di poter disporre di una banca”. Quindi si domanda come sia possibile che oggi “non ci si senta a proprio agio nel nido della politica senza il senso di sicurezza che deriva dall’avere una banca alle proprie spalle”...
L’enciclica Deus caritas est rappresenta un documento sorprendente sotto molti aspetti. Da un dottore della Chiesa salito alla Cathedra ci si attendeva una prima enciclica di orientamento dottrinario e dogmatico, mentre abbiamo di fronte agli occhi un documento…