Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazioni in data 11 ottobre 2000, su proposta delle Generali, dalla quale erano già state acquisite le società di assicurazione Aurora e Navale, deliberò l’acquisizione del 51% di Bnl Vita detenuta dall’Ina – facente parte del gruppo Generali – migliorando significativamente le dimensioni del Gruppo Unipol, in particolare avendo la possibilità di consolidare il portafoglio Bnl Vita. La delibera prevedeva anche l’eventuale cessione dell’ 1% di Bnl Vita a Bnl Banca, cessione che avvenne l’anno successivo, contemporaneamente alla stipulazione di un patto di Governance con la banca stessa…
L’importante è mettersi d’accordo sulle aspettative. Chi rumina pallone sa che la coppa del mondo non è la rassegna delle squadre più forti del mondo. Al massimo, oggi, è la vetrina delle individualità tecniche e di pochi lampi collettivi. Non era così una volta, ma questo è il segno dei tempi, futile abbandonarsi ai rimpianti. Per chi non se ne fosse accorto, tutto è accaduto nella rivoluzione passiva degli anni ’80-’90…
E’ stata celebrata la ritrovata volontà di dialogo. Si sono organizzate importanti iniziative multilaterali. Sono stati espressi apprezzamenti reciproci per l’abbandono delle rigidità passate. Le velleità carolinge e anti-statunitensi, in voga nel 2002-04, sembrano ora appartenere a un’altra epoca. Le visioni allucinate (e allucinogene) dei neoconservatori fanno oggi sorridere; pochi adepti paiono ancora prendere sul serio i loro radicali progetti di destrutturazione/riarticolazione dell’ordine internazionale…
Vince chi resiste in piedi un minuto in più del nemico”, teorizzava il duro della Fiom-Cgil Claudio Sabattini nel mezzo delle trattative più complicate. Lo aveva ripetuto anche nel 1980, durante l’occupazione di Mirafiori. Era il capo delle tute blu in sciopero, in segreto aveva raggiunto l’accordo con la Fiat, un anno di cassa integrazione a rotazione. Ma la mediazione fallì e Sabattini fu defenestrato. Fu Luciano Lama a dargli il benservito: “Sai come vanno le cose nel movimento operaio, serve un capro espiatorio”. Sabattini sapeva, capì e lasciò...
E’ opinione universalmente condivisa, ampiamente nota e oggetto di pubblico dibattito, che dopo l’attentato di Londra, il prossimo toccherà a noi. E che questo avverrà tra febbraio e marzo dell’anno prossimo, nel pieno della campagna elettorale. Si tratterebbe evidentemente dello stesso schema utilizzato a Madrid, quando i terroristi colpirono a pochi giorni dal voto, avvelenando il confronto democratico spagnolo ben oltre i pochi giorni di campagna elettorale rimasti. Il ritrovamento di alcuni appunti appartenenti…
L’Italia è un paese anormale. C’è una quota di economia sommersa e illegale, che sfugge a qualsiasi indagine, statistica o fiscale, che ha dimensioni enormi. C’è una macchina statale inefficiente e insieme costosa e ridondante, tanto che la forte distanza tra l’amministrazione e il cittadino non accenna a diminuire, né al Nord né al Sud. C’è, infine, un peso delle organizzazioni sindacali delle categorie economiche tradizionali fortemente superiore ai rapporti di forza nella società. C’è anche un problema di riequilibrio del benessere in favore di ceti deboli, che non sono i lavoratori dipendenti ma i pensionati che non lavorano, gli anziani soli, i precari, i giovani, i separati: quelli che non godono di una sicurezza sociale e materiale, che non hanno “dietro” una famiglia benestante e non posseggono nessuna dote: una casa, una macchina, un lavoro…
Nei sei ultimi decenni di pace vissuti dalla nostra Italia è difficile che le donne e gli uomini della nazione si siano trovati di fronte a momenti veramente drammatici, in cui dipendeva dalle loro scelte la sopravvivenza della patria. A tutti è stata data la possibilità di sbagliare. La sorte di essere messo, almeno una volta, di fronte a responsabilità terribili è toccata a Giuseppe Pisanu…
Insegnanti. Ma allora è vero, c’è stato un tempo in cui la televisione è stata al servizio delle idee – non le idee pedagogiche italiane né quelle obiettive inglesi – della politica non parlata, della filosofia. Un tempo in cui le immagini…
Un anno fa le primarie. Le file, le fotocopie per le schede, lo stupore. Piazza Santi Apostoli, a sera, occupata da forze dell’ordine e giornalisti. E il “popolo delle primarie”, fuori dalle transenne, desideroso di festeggiare. Il corpo elettorale aveva reagito alla sollecitazione in maniera inaspettata, come il corpo di un paziente da lungo tempo in coma, che si risveglia all’improvviso…
I gruppi unitari dell’Ulivo di Camera e Senato, promessi durante tutta la campagna elettorale, sono stati dunque creati. E’ un fatto rilevante per la politica italiana, a cui però forse non si sta rivolgendo la dovuta attenzione e su cui gli stessi partiti che li hanno costituiti, i Ds e la Margherita, non hanno sviluppato una riflessione…