Nelle righe che seguono vogliamo avanzare l’ipotesi, puramente ricostruttiva e mancante di qualsiasi notizia riservata, che nella notte tra venerdì e sabato scorso il capo del governo uscente, dopo essersi accorto che Andreotti poteva essere eletto veramente alla presidenza del Senato (e non si limitava quindi a fargli fare un figurone davanti agli italiani moderati), sia stato costretto a correre in soccorso…
Il conflitto nella società aperta non è eludibile, e comunque non lo si può eliminare del tutto. Questa, soprattutto, la lezione che ci viene da Copenaghen e dai disordini che la sconvolgono in questi giorni. Agli esordi delle riforme che hanno reso il mercato del lavoro danese un caso di ispirazione unanimemente citato (anche troppo), i potenti sindacati nel 1996 immobilizzarono il paese per quasi un inverno…
Assistendo all’agonia di Sharon – perlomeno del primo ministro non più in carica, se non dell’uomo – e alla partecipazione con cui viene seguita sia in Israele sia nelle cancellerie di tutto il mondo, ci si pone questa domanda: come è avvenuto che Ariel Sharon – l’uomo che l’ex primo ministro Menachem Begin non voleva nominare ministro della difesa perché temeva potesse “circondare l’ufficio del primo ministro con i carri armati”, l’uomo che dopo la debâcle del Libano nel 1982…
Nel rischioso e ancora instabile dopoguerra libanese, la comunità internazionale adesso ha la possibilità di lavorare per cominciare a sciogliere molti dei nodi che soffocano il Medio Oriente, e che si sono venuti aggrovigliando con l’intervento angloamericano in Iraq. Per deficit di potenza, se non per scelta analitica e intellettuale, è infatti di nuovo in voga l’azione politica multilaterale, il concerto delle nazioni fuori e dentro gli organismi internazionali…
Negli studi di antropologia criminale è una classica prova della certezza d’impunità. L’autore di un delitto, quando “sa” di essere imperseguibile, prova un incontenibile senso di sfida nel lasciare indizi che inequivocabilmente portano a sé, perché ciò aggiunge incontenibile senso di superiorità quando, al contrario, del reato sarà chiamato a pagare un innocente. Per moltissimi versi, è ciò che sta avvenendo sulla vicenda della doppia opa bancaria. Chi sono infatti i perdenti sul mercato, coloro che hanno raccolto a Padova uno sparuto 0,5%…
Prosegue, la personalissima e personalistica battaglia per il Partito democratico del nostro sindaco-romanziere, Walter Veltroni. Lo abbiamo ascoltato al congresso dei Ds romani evidenziare al meglio l’impianto della propria visione politica. E siamo ancora più convinti di quanto sostenuto nel recente passato: il signor sindaco è un lussureggiante dispensatore di suggestioni, ha imparato molto dai cinematografari più scaltriti di cui è promotore, di quelli che troveranno sempre un altrettanto scaltrito produttore…
Pubblichiamo qui l’intervento di Piero Fassino al Comitato centrale del Partito comunista italiano (Roma, 20-24 novembre 1989), nell’ambito del dibattito suscitato dalla proposta del segretario Achille Occhetto di dar vita a un nuovo partito della sinistra.
Il Medio Oriente, scosso dalle fondamenta nel 2003 dall’intervento in Iraq – oggi al centro dell’attenzione dell’elettorato Usa che si appresta alle elezioni di mid-term del 7 novembre – è in una pericolosissima situazione di stallo: sono stati distrutti gli assetti preesistenti ma non ne sono stati ricostruiti di alternativi sufficientemente robusti. Fermo a mezz’aria, il Medio Oriente deve quindi al più presto riavviare i motori e uscire dallo stallo se non vuole precipitare, appesantito dal carico di crisi che ha a bordo: quella israelo-palestinese, quella arabo-israeliana, lo scontro…