L’enciclica Deus caritas est rappresenta un documento sorprendente sotto molti aspetti. Da un dottore della Chiesa salito alla Cathedra ci si attendeva una prima enciclica di orientamento dottrinario e dogmatico, mentre abbiamo di fronte agli occhi un documento…
Analisi e commenti
Hai voglia a mettere in scatola l’amore. L’amore. Figuriamoci. Chi si sia innamorato anche solo mezza volta nella vita, come pure chi ami lo stesso uomo o la stessa donna da trent’anni, sa perfettamente, a rifletterci solo un istante, che la pretesa…
La lettera enciclica Deus caritas est ha una breve introduzione ed è divisa in due parti: la prima, spiega il Pontefice, ha un’indole più speculativa: in essa si precisano “alcuni dati essenziali sull’amore che Dio, in modo misterioso e gratuito…
Dopo l’ascesa di Ahmadinejad, l’inclusione di Hizballah nel governo libanese e la recente vittoria di Hamas alle elezioni palestinesi, è probabile che ora l’ondata dello tsunami suscitato dallo spericolato e incosciente disegno Usa di un “nuovo Medio Oriente” arrivi nei paesi del Golfo, e li colpisca duramente. In particolar modo l’Arabia Saudita. Anche in questo caso facendo crollare quello statu quo ritenuto – non a torto – infettato dai germi dell’11 settembre…
A molti Luciano Gaucci farà storcere il naso. La sua intervista bombastica contro Cesare Geronzi e Capitalia, rilasciata dalle spiagge di Santo Domingo e con l’ordine di cattura che ha già colpito i suoi figli pendente anche sulla sua testa, oltre agli anni di filibusta in cui è entrato e uscito vorticosamente dalla proprietà di diversi club di serie A e B, rendono Gaucci probabilmente poco credibile agli occhi dei più. Mi prendo però la responsabilità di dire che Gaucci dovrebbe essere considerato dalle Procure…
E’ presto per dire se l’acquisto di Bnl da parte di Bnp segni il ritorno di Mediobanca al comando della finanza italiana, dopo il ridimensionamento dell’Istituto seguito alla morte di Enrico Cuccia e dopo i conflitti tra soci bancari e management che, composti con un fragile compromesso, hanno portato alla sostituzione di Maranghi e al congelamento della pratica Generali. Certo, nella sorprendente conclusione della contesa su Bnl si è intravisto qualcosa dell’antica scuola…
La vicenda delle vignette su Maometto è la cartina di tornasole per misurare, ancora una volta con preoccupazione, quanto siano tesi, in questa caotica fase storica di transizione mondiale, i rapporti tra occidente e resto del mondo. E mentre in altri continenti ciò si esprime con una competizione economica, si pensi a Cina e India, o con il voto – per esempio in America Latina, ora un continente governato interamente dalla sinistra su basi di orgoglio indipendentista – i popoli arabi questo non riescono a farlo…
A voler dare ampiezza e profondità all’affaire delle caricature jutlandesi di Maometto occorre andare alla vittoria elettorale del centro-destra danese nell’autunno 2001. Una vittoria piena di discontinuità, che il vostro qui presente scandinavista aveva a sua volta stoltamente sottovalutato. In quei mesi del 2001, sconvolti dall’attentato delle Twin Towers, si andavano determinando alcune trasformazioni che per processo cumulativo avrebbero condotto alle circostanze odierne…
Due piccole notizie, provenienti dal periferico Yemen, ci aiutano a comprendere meglio il quadro generale di una regione complicata e instabile come il Medio Oriente. Una regione che vive un momento di grande interventismo esterno, degli Usa in primo luogo: una guerra al terrorismo fatta in Iraq con eserciti regolari, una seconda guerra portata avanti in tutta la regione con intelligence e reparti specializzati, una terza fatta di interventi politici in favore della democrazia. Purtroppo la prima – mal concepita – crea un riflesso di chiusura identitaria…
Tra le domande più interessanti alle quali negli ultimi giorni il premier Silvio Berlusconi non ha risposto, per chi qui scrive una batte tutte le altre, grazie all’interesse che assume nell’intreccio dei “poteri veri” italiani. Che non sono – ohimé – quelli che si decideranno nell’aspro scontro politico elettorale. Ma sono quelli del “cuore debole” dell’asfittico intreccio banco-industriale italiano. La domanda è chiara, fatta questa premessa: perché Fininvest è salita fino all’1% in Capitalia, rafforzandone il patto di sindacato e inviando il suo amministratore delegato…
Arrivando al Palalottomatica sabato pomeriggio, entrando in spalti pienissimi, penso a Boston, alla convention dei Democratici del 2004 che lanciava gli ultimi mesi di corsa di Kerry. L’ultimo giorno, dopo l’accettazione dell’allora futuro sconfitto, c’è stato un piccolo episodio, insignificante forse, anche se evidente nella diretta televisiva della Cnn. Kerry aveva appena terminato il discorso e i palloni che dovevano cadere dall’alto e riempire il Fleet Center tardavano a scendere. La festa di lancio perde il gran finale colorato e giocoso, evidenziato da un infido microfono acceso…
Il nord Africa – in arabo “Maghreb” (occidente) – è sempre stato abbastanza isolato dal resto del medio oriente, e in particolare dal Mashrek (oriente), cioè l’area che va dall’Egitto all’Iraq. Tanto che una delle più belle definizioni di Maghreb è quella di “isola circondata da un mare d’acqua e uno di sabbia”. Oggi, per effetto di una guerra al terrorismo che in Medio Oriente l’Amministrazione Usa ha voluto interpretare giocando d’azzardo la carta del protagonismo politico sciita, di cui la punta avanzata è l’intervento in Iraq, tutto ciò sta velocemente cambiando…