Sono in Iraq. Questo paese ha la proprietà magica di farmi sentire bene. E’ una nazione disgraziata e straziata da venticinque anni di ininterrotta violenza. Ma ecco che nell’assurdità della mente, proprio qui in mezzo alla guerra trovo la mia pace. Tutti i miei assilli quotidiani scompaiono. Entro in un mondo dove la vita, la sua salvaguardia, diventa un pensiero importante. E’ una regressione dei bisogni. Il cibo, l’acqua, la protezione. In questo posto, dove ogni piccolo risultato è un miracolo, sembra di rivivere fasi sorpassate nella storia della società umana…
La seconda volta, in forma di farsa. Non è un caso se la citazione di Marx secondo cui la storia si ripete sempre due volte, ma solo la prima in forma di tragedia, in Italia è tanto abusata. Lo dimostra ancora una volta la penosa vicenda della nuova legge elettorale, che non merita nemmeno il paragone con la legge truffa voluta da De Gasperi. Ma Karl Marx non era un umorista che si dilettava in aforismi utili a riempire gli articoli dei giornali. L’affermazione con cui chiosava una precedente osservazione di Hegel nasceva dalla sua concezione della storia…
Ripubblichiamo qui il documento dei sessanta parlamentari cattolici della Margherita, uscito l’8 febbraio 2007, che fu determinante nel respingere – anche se solo temporaneamente, purtroppo – l’offensiva dei teodem rutelliani e di quanti assieme a loro cercarono di far saltare il disegno di legge sulle coppie di fatto (Dico). Lo ripubblichiamo qui, oggi, a dimostrazione di quale sia la concezione della laicità che unisce Margherita e Ds, al di là delle distinzioni pretestuose, strumentali o ideologiche delle rispettive minoranze e degli opposti fanatismi. A volte, in politica, le sconfitte uniscono più delle vittorie. Con questo auspicio invitiamo a rileggere il documento.
Sconfitta socialdemocratica, chiara e rara. I “sossarna”, questo il nome in gergo dei socialdemocratici svedesi, non erano mai scesi fino al 35% dei voti (perdono il 4% dal 2002) da quando c’è il suffragio universale. E mai i quattro partiti del centrodestra erano apparsi più uniti (Allians, non a caso, il nome sfoggiato in questa campagna elettorale), più in grado di spostarsi, tutti, verso il centro e più concordi su una premiership tutta nuova: quella del conservatore Reinfeldt…
L’Italia è proprio un paese fantastico. Sono bastate pochissime settimane, ed ecco che le stesse testate e grandi firme dei giornali vicini all’attuale vertice di Confindustria sono passate in blocco da mesi e mesi di tambureggiante offensiva per aprire le porte allo straniero in Antonveneta e Bnl, alla scoperta che a questo punto senza lo scudo dei no discrezionali di Fazio l’italianità delle grandi banche è a rischio. Esposta alla protervia dirigista di gruppi come quelli francesi, dietro i quali – si tratti del credito come dell’energia, delle assicurazioni come delle tlc – c’è un governo capace di interpretare con forza la cornice europea…
Chi scrive tedia da mesi e da anni i lettori di varie riviste e giornali con un semplice e ormai quasi banale dato di fatto: le migliori pratiche del riformismo europeo sono soprattutto scandinave e hanno la loro principale radice nell’eredità storica e scientifica…
A molti Luciano Gaucci farà storcere il naso. La sua intervista bombastica contro Cesare Geronzi e Capitalia, rilasciata dalle spiagge di Santo Domingo e con l’ordine di cattura che ha già colpito i suoi figli pendente anche sulla sua testa, oltre agli anni di filibusta in cui è entrato e uscito vorticosamente dalla proprietà di diversi club di serie A e B, rendono Gaucci probabilmente poco credibile agli occhi dei più. Mi prendo però la responsabilità di dire che Gaucci dovrebbe essere considerato dalle Procure…
L’Economist, il venerato organo della City di Londra, ha pubblicato un inserto (ma tutti lo chiamano survey, beati loro!) sul declino economico e politico dell’Italia. Il Corriere della Sera (venerdì 25 Novembre, pagine da 1 a 8) ne ha offerto tempestivamente un generoso sunto e l’interpretazione autentica grazie a provvidenziali boxini…
Se il Medio Oriente è in subbuglio, e lo è davvero, questo accade perché sta ridefinendo la propria identità. Del resto, non poteva essere altrimenti, sotto la spinta di una guerra come quella irachena, l’ascesa degli sciiti e la conseguente forza anche elettorale acquisita dall’Islam politico radicale. E nel Medio Oriente definire le identità significa insieme definire i confini. Non solo quelli tra gli stati e tra le etnie…