Prima domanda: quanti in buona fede ritengono che oggi, con tutto quello che è emerso dalle indagini, la detenzione di...
Un affaticato cigolio per introduzione. Un coro in accompagnamento. Un break di percussioni, improvviso sussulto metallico avvinto a echi di...
Si possono dire tante cose a proposito del season finale della seconda stagione di West Wing, andato in onda in...
Il football americano entra nel vivo dei playoff e regala, come al solito, emozioni e spettacolo. Delle quattro partite giocate...
Per fortuna, Woody Allen ha avuto una buona idea. Gli sarà venuta per caso, passando davanti a quel cartellone pubblicitario...
Il libro intervista di Fausto Bertinotti, Il ragazzo con la maglietta a strisce (Aliberti editore), si può leggere in due...
L’ elettore Ds va in edicola la domenica mattina con apprensione. Piglia il Corriere della Sera e tuffa preoccupato gli...
Il mondo dello scrivere e del dover scrivere è pieno di grosse parole e concetti che hanno perduto i loro...
Tra le penne più brillanti e prestigiose della stampa italiana c’è sicuramente quella di Francesco Merlo. E’ un giudizio che...
Il libro-intervista di Roberto Colaninno con Rinaldo Gianola non poteva uscire in un momento migliore. Primo tempo (Rizzoli) è la storia di un imprenditore partito da una piccola azienda, passato poi dalla Sogefi all’Olivetti e di qui ripartito per la “madre di tutte scalate”, quella alla Telecom. Un colosso che avrebbe conquistato, gestito per pochi anni e infine abbandonato tra molte amarezze, per ricominciare ancora una volta da capo con la Piaggio, che proprio ora si appresta al debutto in Borsa…
L’Iran e i suoi tremila anni di storia non sono mai stati facilmente comprensibili per il resto del mondo. I greci e i romani lo hanno a lungo combattuto, raramente hanno tentato di dialogarci. Per questo non stupisce l’odierna incomprensione sul vero significato degli ultimi atteggiamenti verso il mondo esterno adottati dal nuovo presidente Ahmadinejad, peraltro anche lui un oggetto misterioso. L’incomprensione è antica e culturalmente ben radicata. E il fatto che sul tavolo ci sia soprattutto la questione nucleare…
L’editoriale di Giorgio Ferrari su Avvenire del 4 Gennaio merita una risposta. Il giornale della Chiesa italiana sostiene che la telefonata fra Piero Fassino e Giovanni Consorte “rivela senza mediazioni come il segretario del maggior partito di opposizione abbia necessità, per sentirsi protetto, di poter disporre di una banca”. Quindi si domanda come sia possibile che oggi “non ci si senta a proprio agio nel nido della politica senza il senso di sicurezza che deriva dall’avere una banca alle proprie spalle”...