A guardare i media tedeschi e a giudicare i comportamenti dei politici pare proprio che il pano inclinato del dopo elezioni vada verso la Grosse Koalition. Al di là delle dichiarazioni di rito dei dirigenti della Cdu rinfrancati dal risultato di Dresda, è Schröder ad avere aperto davvero i giochi questa settimana dicendo che si ritira e si accontenta di un vicecancellierato per il suo compagno Müntefering se i democristiani ritirano la Merkel. A difendere la Merkel rimane solo Stoiber, della Csu. Un significativo paradosso. Vista la scarsa stima del bavarese per la Merkel…
Dopo molti anni di stagnazione e continuità, oggi il Libano vive una fase di cambiamento. Tutto inizia il 14 febbraio scorso, quando l’ex premier oramai antisiriano Rafiq Hariri salta in aria. La “pax siriana” – in vigore dalla fine della guerra civile con gli accordi di Ta’if del 1989, che avevano ufficializzato l’appartenenza del Libano, rimasta sempre informale, al sistema della “Grande Siria” – non regge infatti alla scossa prodotta dall’esplosione di quell’attentato, e va in pezzi. Non sembri strano: il sistema era già assai indebolito…
A pochi giorni dalle elezioni che secondo tutti i giornali avrebbero dovuto segnarne il trionfo, lo Spiegel non ha esitato a dichiarare giunto il momento di scrivere “il necrologio del conservatorismo tedesco”. Ma forse si potrebbe parlare più in generale di una lenta agonia dell’intera destra europea. Non si tratta semplicemente dell’esaurirsi di un breve ciclo, quello seguito all’onda di sinistra prevalsa durante gli anni di Clinton e non casualmente coinciso con l’ascesa di Bush…
Due greci stanno conversando: forse Socrate e Parmenide. Conviene che non si sappiano mai i loro nomi; la storia sarà...