Il consueto editoriale sulla deprimente povertà culturale della politica italiana, sul Corriere della sera, sabato è stato affidato a Dario...

“Tra poche parole è così difficile nascondersi come tra pochi alberi”. Questo è uno degli aforismi, celebrativo del genere, del colombiano Nicolás Gómez Dávila (1913-1994) che ha ispirato il titolo – editoriale – del suo libro appena uscito presso Adelphi (“Tra poche parole”). Si tratta del suo secondo libro pubblicato in italiano; il primo è uscito nel 2001, col titolo “In margine a un testo implicito”. Conosciuto pochissimo…

Heidegger diceva che il problema dell’oblio dell’essere (qualunque cosa sia) sta anzitutto nel fatto che quel che è obliato è lo stesso oblio. Da un po’ di tempo a questa parte, il Foglio pensa la stessa cosa dell’Occidente. E i più avvezzi alle scorribande filosofiche non si sorprenderanno di trovare, in questa ardita analogia, l’Occidente nel posto augusto che il filosofema heideggeriano assegna all’Essere. Il Foglio pensa infatti…

Il gruppo Fiat torna a parlare all’Italia. Dopo l’estate, Sergio Marchionne è intervenuto in due contesti non consueti per un dirigente d’azienda: il 22 settembre ha tenuto un discorso durante un convegno organizzato a Mattinata, in Puglia, dall’Università di Foggia e dalla rivista L’Industria (di cui Romano Prodi presiede il comitato scientifico), pubblicato il 23 settembre come editoriale del Corriere della sera, seguito da un ampio dibattito.

Sulla prima pagina del Corriere della sera, ieri, Gian Antonio Stella ha citato un articolo del 1919 a firma di un antico e illustre collaboratore del suo giornale, Luigi Einaudi, il quale già allora osservava: “A Roma spadroneggia un piccolo gruppo di padreterni, i quali si sono persuasi, insieme con qualche ministro, di avere la sapienza infusa nel vasto cervello”. Quindi Einaudi proseguiva nella consueta polemica liberista…

In premessa sta anzitutto un’analisi ragionata dello scenario economico globale: delle nuove sfide della globalizzazione (così si dice). Per farvi fronte, la vecchia Europa deve ridisegnare – e sta ridisegnando – i sistemi di protezione sociale che ha potuto costruire nel corso del XX secolo in uno scenario geopolitico completamente diverso. Deve riformare il welfare, e i cambiamenti richiesti sono complessi e dolorosi…

Quello sulla crisi del cinema italiano è un po’ come il dibattito sulla forma partito per chi si occupa di politica, un evergreen che rispunta sempre quando meno te lo aspetti. Questa volta la discussione è uscita dal circolo ristretto degli addetti ai lavori grazie a Ernesto Galli della Loggia che al tema ha dedicato un editoriale di fine agosto. La sua tesi è semplice, forse non nuova, ma indubbiamente suggestiva…

Inconsistente sul piano giudiziario, inesistente sul piano etico e fuorviante sul piano economico – se stiamo alla versione che ne danno i grandi giornali, s’intende – la vicenda Unipol-Bnl presenta tuttavia un aspetto che meriterebbe, a sinistra, una discussione approfondita e sincera. E’ l’aspetto che sabato 28 luglio ha rilevato Piero Sansonetti su Liberazione, in un editoriale dal titolo: “Fassino e D’Alema a un bivio”…

La sprezzante risposta del gip Clementina Forleo (“rimarrò soggetta, come sempre, solo alla legge”) ai puntuali rilievi che il Capo dello Stato, nelle sue funzioni di Presidente del Csm, ha indirettamente rivolto alle sue due ordinanze – dopo la loro pubblicazione sulla stampa, in attesa di essere inviate al parlamento – non lascia presagire nulla di buono. In altre circostanze quelle parole sarebbero state archiviate…

Io l’intervento di Veltroni non l’ho sentito. E, per 48 ore, neppure ho letto nessuna delle note politiche e sociologiche che, sobriamente, lo definivano il discorso di un leader naturale – di più: del leader che il paese attendeva – di meglio: dell’Imperatore Ideale della Sinistra che verrà. Insomma, io per due giorni ho involontariamente praticato la riduzione del danno e arginato le sofferenze. Il fatto è che, mentre si svolgeva l’ultimo congresso del partito che mi sono fin qui ostinata a votare