L’idea che i problemi attuali del Pd siano da imputare anzitutto al duello tra Walter Veltroni e Massimo D’Alema gode oggi di un credito molto vasto. È un’idea semplice e accattivante, anche perché elementi di diversa natura convergono nel sostenerla: la tendenza alla personalizzazione dei processi politici che si è affermata nell’ultimo quindicennio anche in Italia; la connessa pigrizia intellettuale di settori…

Esistono, spiega Kant nella “Critica del Giudizio”, un modus aestheticus e un modus logicus: il giudizio procede secondo il modus logicus solo quando obbedisce a principi determinati, mentre segue il modus aestheticus quando non dispone di siffatti principi. Il che non vuol dire che non disponga di nulla e che non proceda affatto. Non vuol dire neppure che proceda a casaccio, altrimenti non sarebbe un modo…

“La Binetti è la nostra Palin”, ha dichiarato Rocco Buttiglione alcuni giorni fa, in seguito all’ultima polemica suscitata dalle dichiarazioni della deputata del Pd Paola Binetti a proposito di gay e pedofilia. Ma è probabile che il filosofo dell’Udc, nel rilasciare la sua battuta alle agenzie, non si sia nemmeno reso conto della straordinaria trovata che lo spirito del tempo gli aveva appena suggerito. Ben più che dall’abusato confronto…

“Si potrebbe poi sperare tutti in un mondo migliore”, cantava Enzo Jannacci, descrivendo il sogno di “un bel mondo sol con l’odio, ma senza l’amore”, dove “ognuno sia già pronto a tagliarti una mano”. Qui sta però, purtroppo, il difetto di tutti gli intellettuali italiani: quando servirebbero, non si trovano mai. Non c’è bisogno di aggiungere altre parole alle molte che sono state dette sull’importanza di queste elezioni americane…

Tra i docenti invitati alla scuola estiva del Pd, lo scorso settembre, figurava Vandana Shiva, vice presidente di Slow Food International. Domenica 26 ottobre, in una intervista al Tg3 trasmessa dal Salone del Gusto, la stessa Vandana Shiva ha ripetuto che “semi sterili ogm hanno causato in questi anni centomila suicidi tra i contadini indiani”. Il senso di colpa dell’Occidente ricco si è nuovamente scatenato, rimproverandosi di abusare…

Il teorema che l’ex cancelliere Wolfgang Schüssel usò nel 1999 per giustificare la coalizione con i nazional-liberali di Jörg Haider – “In questo modo proveranno la loro incapacità di governare e saranno spazzati via” – domenica 28 settembre si è dimostrato falso. La Fpö, guidata oggi da Heinz-Christian Strache, e la Bzö (Unione per il futuro dell’Austria) di Jörg Haider, rispettivamente, si sono aggiudicate il 18 e l’11 per cento dei voti…

Fino a qualche tempo fa, i pochi che ancora invitavano a non dare per scontata la profezia sulla progressiva e irreversibile perdita di ruolo degli stati sovrani tendevano a essere guardati come degli inguaribili passatisti, incapaci di comprendere la realtà del nuovo mondo globale. Questo avveniva sia nel campo degli studi giuridici, economici o politologici, sia nel dibattito pubblico. Oggi, improvvisamente, sembra di vivere in un altro mondo…

Siete giovani, siete democratici, andate alla scuola estiva del Partito. E l’ultimo giorno ascoltate il discorso del capo. Vi aspettate che dia la linea, ma lui fa di più. Vi dà una visione, un’idea forte, un ideale. Questo: “La felicità è reale solo quando è condivisa”. No, non siete al Meeting di Comunione e liberazione, siete proprio alla scuola estiva del Partito democratico, e a parlare sul palco c’è Walter Veltroni…

La tesi secondo cui “con questi dirigenti non vinceremo mai”, onestamente, l’avevamo già sentita. Il repertorio ormai lo conosciamo a...

La prendo alla lontana. Nel settembre del 1966, sui Quaderni piacentini, Sebastiano Timpanaro propose questo bell’esempietto: “La posizione del marxista odierno, a volte, sembra simile a quella di chi, standosene al primo piano di una casa, dicesse rivolto all’inquilino del secondo piano: «Lei crede di essere autonomo, di reggersi da solo? Si sbaglia! Il Suo si regge solo perché poggia sul mio, e se crolla il mio, crolla anche il Suo…»

Da molto tempo siamo abituati ad ascoltare i monologhi di Marco Travaglio ad Anno Zero, a leggerne quotidianamente le opinioni sull’Unità, a ritrovarlo da Fabio Fazio o altrove per presentare il suo nuovo libro, cosa che peraltro gli accade più o meno con la stessa frequenza con cui a Sarah Palin capita di presentare qualcuno dicendo: “Lui è il più piccolo”. Mai però avremmo potuto immaginare che al momento di dare il titolo alla sua ultima fatica…