In marcia verso nuove elezioni, in marcia con formazioni ampiamente rimaneggiate, con programmi che si stanno mettendo a punto, con la voglia di sorprendere, i propri elettori e gli avversari. Il nostro occhio, deformazione professionale, rimane per un momento attaccato al mondo dell’audiovisivo. Forse usiamo obiettivi – intesi come lenti – troppo stretti. Il mondo dell’audiovisivo, con tutta probabilità…

Cosa accomuna il primario che cerca la sponsorizzazione dell’assessore o del ministro di turno per la sua promozione, l’attrice disposta a molto se non a tutto per un posto in prima fila nel prossimo reality show, gli innumerevoli comuni mortali che ogni giorno, armati di monetina, cercano i numeri fortunati nel Gratta e Vinci, i tanti Consorzi pubblici e semipubblici che si aggiudicano l’esclusiva di un servizio…

Se vai a un party, a New York oppure a Los Angeles, trovi ben pochi disposti a rilasciare commenti salaci e politicamente scorretti sul colore della pelle di Obama o sul fatto che Hillary è una donna. È molto più facile, invece, che trovi qualcuno pronto a prendersi gioco della fede religiosa del miliardario americano Mitt Romney, mormone, candidato con i repubblicani. E tra i primi a farlo è stato in verità un suo collega di partito…

Allo stato è probabile che si andrà al voto con la legge elettorale approvata dal centrodestra prima delle ultime elezioni, a ridosso della rovinosa caduta del governo Prodi al Senato e in uno dei momenti di maggiore difficoltà nel rapporto del centrosinistra con l’opinione pubblica. Si potrà discutere a lungo sulle responsabilità politiche che ci hanno condotto a questo esito. In questo momento, però, c’è il rischio che la valutazione…

Alla vigilia delle scorse elezioni politiche, nel 2006, tutti i sondaggi, quasi tutti i commentatori e buona parte degli stessi esponenti della maggioranza pronosticavano una vittoria trionfale dell’opposizione. Eppure alle elezioni è andata come è andata. Silvio Berlusconi dovrebbe dunque pensarci bene, prima di rifiutare la proposta di un governo istituzionale per cambiare la legge elettorale. Ma dovrebbero riflettere bene…

La gravità della crisi politica che stiamo attraversando impone di riflettere sulle ragioni che hanno reso fragile il riformismo italiano nell’ultimo quindicennio. Una debolezza che trova la sua conferma più emblematica nella speculare forza e persistenza del berlusconismo. Molti commenti alla caduta del secondo governo Prodi hanno giustamente attribuito un carattere periodizzante alla vicenda consumatasi in Senato…

Siamo qui per i dieci anni di Italianieuropei. Dieci anni fa, poco più, in un’antologia dal titolo problematico, “Oltre la politica”, venivano raccolte dal curatore, il filosofo Roberto Esposito, un certo numero di riflessioni sulla politica di pensatori europei del Novecento. Il loro filo conduttore era la necessità di pensare la sempre più evidente “afasia del nostro lessico politico”. Nell’introduzione, Esposito citava uno sconsolato pensiero di Hannah Arendt…

Care amiche e cari amici, ritrovarsi qui oggi, in un momento così complesso e delicato della vita istituzionale del nostro paese, per il decennale della fondazione Italianieuropei, ha senso se questo appuntamento contribuisce a individuare una direzione di marcia che guarda oltre l’attualità della crisi politica e si pone obiettivi ambiziosi e duraturi. Percepisco e condivido la preoccupazione di queste ore…

Come volesse esorcizzare l’imminente crisi, il giorno stesso della caduta del governo, il 24 gennaio, Stefano Ceccanti pubblica sull’Unità un articolo dal titolo: “Pd: la prova del fuoco”. Come molti altri, Ceccanti afferma che ci troviamo davanti a una crisi di sistema, di cui la crisi di governo è solo un epifenomeno, un effetto secondario che non ha responsabili diretti ma solo cause generali. Il mantra è quello della politica che non decide…

Nell’annunciare che con qualsiasi legge elettorale “il Pd si presenterà con le liste del Pd” Walter Veltroni non ha lesinato gli aggettivi. Leggiamo infatti nei resoconti che egli ha voluto ribadire agli italiani questa apparente tautologia “con chiarezza, formalità e nettezza, in modo da chiudere anche una porta dietro di me”, e a scanso di equivoci, in un tripudio di aggettivazione iperbolica, ha proseguito affermando…